Cori Contro Giana-Erminio

21 cori
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Napoli

Cori anti Giana-Erminio


lunedì 12 agosto 2024


GORGONZOLESE FALSO

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Cuneo

Cori anti Giana-Erminio


martedì 23 gennaio 2024


LA GIANA MEEEEERDA
LALALALA LA LA
LA GIANA MEEEEERDA
LALALALA LA LA

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Bologna

Cori anti Giana-Erminio


martedì 13 giugno 2023


Galindo che ride>clarissa e vittoria

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Lumezzane

Cori anti Giana-Erminio


martedì 13 giugno 2023


È il giorno di Natale
Qui nella stanza tutto tace
Ma vedo Pasquale Scognamiglio
Che a Balbi fa un bocchino

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Savona

Cori anti Giana-Erminio


martedì 13 giugno 2023


Oooh Gianluca
Limona la Cervone
Ooh Gianluca
Limona la Cervone
Limona
Limona
Limona la Cervone

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Hellas-Verona

Cori anti Giana-Erminio


domenica 13 febbraio 2022



Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!

Tant' è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,
dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.

Io non so ben ridir com' i' v'intrai,
tant' era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.

Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto,
là dove terminava quella valle
che m'avea di paura il cor compunto,

guardai in alto e vidi le sue spalle
vestite già de' raggi del pianeta
che mena dritto altrui per ogne calle.

Allor fu la paura un poco queta,
che nel lago del cor m'era durata
la notte ch'i' passai con tanta pieta.

E come quei che con lena affannata,
uscito fuor del pelago a la riva,
si volge a l'acqua perigliosa e guata,

così l'animo mio, ch'ancor fuggiva,
si volse a retro a rimirar lo passo
che non lasciò già mai persona viva.

Poi ch'èi posato un poco il corpo lasso,
ripresi via per la piaggia diserta,
sì che 'l piè fermo sempre era 'l più basso.

Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta,
una lonza leggiera e presta molto,
che di pel macolato era coverta;

e non mi si partia dinanzi al volto,
anzi 'mpediva tanto il mio cammino,
ch'i' fui per ritornar più volte vòlto.

Temp' era dal principio del mattino,
e 'l sol montava 'n sù con quelle stelle
ch'eran con lui quando l'amor divino

mosse di prima quelle cose belle;
sì ch'a bene sperar m'era cagione
di quella fiera a la gaetta pelle

l'ora del tempo e la dolce stagione;
ma non sì che paura non mi desse
la vista che m'apparve d'un leone.

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